giovedì 31 luglio 2008

LA UE CONTRO MARONI



Il Corriere della Sera
29 luglio 2008

STRASBURGO - Il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «estremamente preoccupato» per tutti gli atti di violenza avvenuti in Italia ai danni di campi nomadi «senza che vi fosse una effettiva protezione da parte delle forze dell'ordine che a loro volta - accusa Hammarberg - hanno condotto raid violenti contro gli insediamenti» di questi gruppi. È quanto rileva Hammemberg nel rapporto sulla situazione dei nomadi in Italia e la politica in materia di immigrazione reso noto martedì.

POLEMICHE - Immediata la
risposta del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha respinto alla Camera le accuse di Hammarberg. In serata poi Stefano Montanari, portavoce del commissario europeo, all'agenzia radiofonica Econews precisa e smorza i toni della polemica con Roma. «Credo ci sia un malinteso sulla parola raid. Il commissario non afferma che la polizia abbia compiuto 'raid' con molotov o contro i rom», ha detto Montanari. «Il rapporto fa riferimento a una serie di episodi di sgombero forzato di alcuni campi rom per cui il commissario è abbastanza preoccupato. Non c'è nessun insulto verso la polizia italiana».

L'ATTACCO - Nonostante gli sforzi delle autorità, secondo il commissario, «sono stati fatti pochi progressi nell'effettiva protezione dei diritti umani di rom e sinti». Hammarberg ricorda che le autorità hanno il dovere di investigare efficacemente su questi fatti e che lo Stato deve garantire la loro sicurezza. «L'approvazione, diretta o indiretta, di questi atti da parte di certe forze politiche, singoli politici e da parte di alcuni organi di informazione è particolarmente preoccupante» afferma il commissario nel suo rapporto.

«INCOMPATIBILITA' CON CONVENZIONE DIRITTI UMANI» - Hammamberg osserva che «il ripetuto ricorso a misure legislative d'emergenza» per affrontare i problemi legati all'immigrazione sembra indicare «un'incapacità di affrontare un fenomeno non nuovo» che dovrebbe quindi essere gestito attraverso leggi ordinarie e altre misure. Hammarberg sottolinea come «la decisione di rendere la presenza illegale in Italia un'aggravante nel caso in cui la persona commetta un reato, potrebbe sollevare serie questioni di proporzionalità e di discriminazione». Anche le espulsioni di cittadini Ue condotte sulla base di motivazioni di pubblica sicurezza potrebbero sollevare, secondo il commissario, «seri dubbi di compatibilità con la Convenzione dei diritti umani», su cui si basano le sentenze della Corte di Strasburgo.

«CASILINO 900, CONDIZIONI INACCETTABILI» - Il commissario ha poi definito «inaccettabili» le condizioni del campo nomadi Casilino 900, a Roma, visitato lo scorso giugno. Il campo di Roma, si ricorda nel rapporto, esiste da 40 anni ed è stato definito come «semi-regolare». Hammarberg sottolinea però con rammarico che la situazione abitativa «è inaccettabile» ed «è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi tre anni». Il commissario ricorda poi alle autorità italiane che, in seguito a una condanna nel dicembre 2005 da parte del Comitato europeo per i diritti sociali, l'Italia si era impegnata a portare in linea con gli standard prescritti dal Consiglio d'Europa, la situazione dei rom, in particolare sul fronte abitativo.

EURODEPUTATA ROM DEL PPE DIFENDE ITALIA, «CENSIMENTO GIUSTO» - Spezza una lancia a favore del governo italiano, invece, l’eurodeputata ungherese di etnia rom Livia Jaroka, iscritta al gruppo del Ppe, che difende il censimento dei rom in Italia attraverso la raccolta delle impronte digitali. «Capisco le buone intenzioni da parte del governo», dichiara in un’intervista pubblicata sul sito Euractiv.com. Secondo Jaroka le critiche espresse dal Parlamento europeo nella risoluzione approvata a Strasburgo il 10 luglio sono state superate dalla decisione dell'esecutivo italiano di estendere la raccolta dei dati dattiloscopici a tutta la popolazione della penisola dal 2010. L’eurodeputata sottolinea che il censimento è «necessario» per dare una cittadinanza «a bambini e immigrati che non hanno assolutamente alcun documento».

COMMENTO

Tanta (comprensibile) simpatia per l'eurodeputata ROM.


Nessun commento: