domenica 28 settembre 2008

Più indagini sui possibili tumori al cervello provocati dai telefonini



Ennio Caretto
Il Corriere della Sera


«Datate le ricerche che lo escludono». A rischio i più giovani: le radiazioni per loro sono più penetranti

WASHINGTON - Il Parlamento americano s’accinge a ordinare ricerche dettagliate sui possibili effetti cancerogeni sul cervello dell’uso continuo dei telefoni cellulari e a chiedere alla Fcc, la Commissione federale alle comunicazioni, di regolamentarlo, a esempio vietando che siano portati all’orecchio. Due specialisti, David Carpenter, il direttore del Centro della salute e dell’ambiente di Albany, e Ronald Heberman, il direttore dell’Istituto del cancro di Pittsburgh, hanno sollecitato il suo intervento.



TUMORI - «I cellulari possono provocare tumori al cervello», ha sostenuto Heberman testimoniando al Congresso. «Le ricerche che lo smentiscono sono datate. Sovente, includono persone che li usano una volta alla settimana, mentre i ragazzi li usano in media 50 volte al giorno. Inoltre vertono su un arco breve di tempo, mentre occorre studiare l’effetto dei cellulari nel corso di anni. Non si deve aspettare mezzo secolo per stabilire la esistenza di questo legame, come accadde per il fumo». I due studiosi hanno ricordato che i telefonini in uso nel mondo sono circa 3 miliardi e che alcune ricerche condotte in altri Paesi hanno già indicato che possono nuocere alla salute. Carpenter ha citato l’oncologo svedese Lennart Hardell, che ha riscontrato casi di tumori benigni all’orecchio; la Royal society di Londra, secondo cui chi incomincia a usare i cellulari prima dei 20 anni ha cinque volte tanto di probabilità di chi non li usa di sviluppare un cancro a 29 anni o poco dopo; e una ricerca israeliana che punta alla formazione di tumori alle ghiandole salivari.



NESSUN ALLARMISMO - «Non occorre fare dell’allarmismo, ma sta divenendo una seria questione di salute pubblica», ha ammonito Carpenter, «proprio come il fumo o come il piombo nelle vernici, per vietare il quale ci vollero 70 anni». Heberman si è concentrato sui minori, osservando che ormai usano i cellulari in sempre più tenera età. Lo scienziato ha dimostrato che le radiazioni penetrano più a fondo nel cervello di un bambino di 5 anni che nel cervello di un adulto. «Il campo magnetico crea molti più pericoli per loro che per noi», ha ammonito. «Dobbiamo adottare tutte le possibili precauzioni per minimizzarli». I due studiosi hanno concluso che i dati vanno aggiornati perché spesso il cancro si forma dopo uno o più decenni. Testimoniando dopo di loro, un alto dirigente della Fcc, Julius Kapp, ha affermato che la commissione «non è abbastanza qualificata per stabilire se i telefonini siano un rischio», e ha appoggiato il progetto di indire approfondite ricerche al riguardo. Ma ha avvertito che occorrerà parecchio tempo prima che vengano varati regolamenti.



Ennio Caretto
26 settembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Genitori siete avvertiti. Se i vostri figli usano troppo il telefonino (non capsico che ci fa in mano a dei bambini, addirittura !) e ne esce fuori un bel tumore al cervello sapete con chi ve la dovete prendere.