venerdì 31 ottobre 2008

Paga 40 milioni o svelo tutto" . Il ricatto del gigolò alla manager


LA REPUBBLICA
FRANCESCO VIVIANO

È stata ricattata per mesi e costretta a pagare sette milioni e mezzo di euro per mettere a tacere il gigolò svizzero che aveva registrato i loro incontri erotici e minacciava di spedire il dvd alla stampa tedesca: ma alla seconda, enorme richiesta di denaro - 40 milioni - Ursula Susanne Klatten, 45 anni, azionista della Bmw e titolare di alcune importanti aziende farmaceutiche, ha denunciato l'amante e i suoi complici, sfidando la prevedibile eco mediatica dell'affaire.

Lui, Helg Sgarbi, 41 anni, prestante, poliglotta (otto lingue compreso l'arabo ed il cinese), è stato così arrestato insieme al socio Ernano Barretta, 63 anni, capo di una setta religiosa nata a Pescosansonesco di Pescara e proprietario dell'agriturismo "Rifugio Valle Grande": era Barretta il "regista" che filmava gli incontri amorosi del compare. Insieme poi ricattavano le prede.

Il nome di Susanne Klatten e quello di altre sue amiche, anch'esse milionarie, cadute nella stessa rete, era stato finora protetto dal riserbo della Procura e della squadra mobile di Pescara. Ma nei giorni scorsi è stato emesso l'avviso di conclusioni delle indagini e sono venuti fuori i verbali della vicenda, che coinvolge una delle donne più note della imprenditoria internazionale.

Susanne Klatten infatti è un'ereditiera chiave nel casato dei Quandt, azionista di riferimento della Bmw delle cui azioni detiene il 46% insieme alla madre Johanna e al fratello Stephan. Possiede anche il 50 % di Altana, uno dei colossi tedeschi del medico-farmaceutico, e attualmente investe in Nordex, un big dei mulini a vento per la produzione di energia. È da sempre nelle classifiche mondiali della ricchezza e del successo, a cominciare da quella di Forbes.

La storia giudiziaria in Abruzzo comincia il 15 febbraio scorso, quando la procura di Monaco di Baviera contatta quella di Pescara per una rogatoria dopo l'arresto di Helg Sgarbi. L'inchiesta viene affidata al sostituto procuratore Gennaro Varone, che ordina intercettazioni ambientali e telefoniche nella sede della setta e nelle abitazioni di Barretta e dei familiari e poi il sequestro dei beni loro intestati: due milioni di euro trovati nascosti nell'intercapedine di un tetto, appartamenti, fabbricati, terreni e auto di lusso (tra queste una Lamborghini, una Ferrari, una Rolls Royce Silver Shadow, una Limousine).

Tutti acquistati con i sette milioni di euro estorti a Susanne Klatten e con un'altra decina di milioni pagati dalle sue amiche che avevano relazioni con Helg Sgarbi.

Molti altri milioni di euro, oltre 20 secondo gli investigatori, sono però già al sicuro, investiti dai due complici a Sharm El Sheik, in paesi dell'America latina e nelle banche dei paradisi fiscali. E nascosti sono ancora i filmini degli incontri amorosi di Sgarbi con le facoltose signore tedesche. I convegni avvenivano in lussuosi alberghi di mezzo mondo, ma soprattutto a Monaco di Baviera e a Montecarlo. Helg Sgarbi e Ernano Barretta prendevano sempre due stanze comunicanti. In una avevano luogo gli incontri di Sgarbi con le spasimanti, l'altra stanza diventava una vera e propria sala di regia dalla quale Barretta filmava e registrava tutto.

Poi i rapporti tra il gigolò svizzero e le sue donne s'interrompevano e Sgarbi, inventandosi storie pietose - come quella di essere minacciato dalla mafia italo americana - chiedeva un "aiuto" economico. Susanne Klatten è stata convinta così a sborsare sette milioni e mezzo di euro, le sue amiche due o tre milioni a testa, più altri regali.

Ma i due soci successivamente gettavano la maschera e aumentavano la posta chiedendo altro denaro, tanto denaro, per evitare che i filmini degli incontri fossero
resi pubblici.

Il primo avvertimento arriva alla Klatten il 2 novembre 2007. L'ultimo - una lettera e un dvd - è del 12 dicembre successivo, e contiene la richiesta di 40 milioni di euro, poi ridotti a quattordici. Dovevano essere consegnati in un albergo di Montecarlo: ma la donna a quel punto avverte la polizia e fissa un appuntamento per il 14 gennaio di quest'anno.

Al rendez-vous però Helg Sgarbi, anziché incontrare la signora, trova i poliziotti tedeschi, che lo arrestano per truffa ed estorsione. Anche le amiche della Klatten sporgono denuncia e la vicenda si allarga a macchia d'olio, arrivando a coinvolgere anche i servizi segreti tedeschi.

(31 ottobre 2008)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Comento: se non possono andare a puttane i maschietti depravati è giusto che anche le femminuccie viziose non vadano a puttani !