mercoledì 31 dicembre 2008

"Carlo mi diceva: amo te, non mia moglie"

IL CORRIERE DELLA SERA

«Ho deciso: metto un punto fermo a questa storia e torno a casa, in Romania. Dopo quattro anni è arrivato il momento di dire la verità. Non chiedo nulla, come ho sempre fatto, del resto. Sento che lui non percorrerà i 1.800 chilometri che ci separano. Non verrà a riprendermi». Marina Cretu, fino al 17 dicembre scorso fidanzata di Carlo Ancelotti, esce dall’ombra e dal silenzio in cui ha vissuto a lungo al fianco dell’allenatore del Milan.

Signorina Cretu, perché ha chiesto di parlare con Novella?
«Perché il legame con Carlo forse è finito. Ed è giunto il tempo di dire che non mi sono mai fatta pubblicità approfittando del suo cognome, che non sono una sfasciafamiglie, che non sono la solita rumena che va in Italia a caccia di un uomo ricco e potente. Come hanno scritto i giornali rumeni dopo l’intervista a Carlo pubblicata da Novella».

Perché usa la parola “forse”? Suona quasi un ricatto sentimentale...
«Uso la parola “forse”, per addolcire il mio dolore: sono innamorata di Carlo, anche se ho detto basta. Torno a casa per pensare a come rimettere insieme la mia vita e anche, per rassicurare mia madre Viorica, disperata per i risvolti delle mie vicende sentimentali. Parto da zero, anzi no, da me».

Quando e come ha conosciuto Carlo Ancelotti?
«A Modena, il 4 ottobre 2004. Allora, lavoravo al Modena Calcio come hostess durante gli eventi della squadra».

Vi siete messi subito insieme?
«Più che metterci insieme ci siamo scambiati lunghe telefonate per un anno. Io ero appena uscita da una convivenza con un altro uomo, lui era molto deluso dalla sua storia matrimoniale».

E dopo quell’anno come sono andate le cose?
«Ho lasciato tutto per venire a Milano. E quando dico tutto, parlo di lavoro. Nessuno mi ha mai mantenuta. A Modena collaboravo a Tele Radio Città: ero la valletta di Gialli di notte, un talk show. I primi tempi muta come un pesce, sapevo poco l’italiano, poi sono andata a scuola e ho iniziato a muovere i primi passi: leggere le pagelle in trasmissione, presentare gli ospiti. Ho anche fatto qualche spot pubblicitario. Di sera due volte la settimana in discoteca, con una piccola collaborazione come ragazza immagine».

Dunque, lei nel 2006 sbarca a Milano...
«
Sì, ho comprato una casa a Rho per stare vicina a Carlo».

Di che vive?
«Del mio. Grazie ai miei risparmi e a un’eredità ricevuta da una nonna, con una parte della quale avevo anche iniziato una piccola attività immobiliare in Romania, congelata per seguire Carlo».

So che lei però ha fatto un provino a Milan Channel. Ancelotti lo zampino deve avercelo messo...
«Non nego di avere ottenuto quel provino, ma deve essere andato male: non ho mai più sentito nessuno. Se vuole dire che Carlo mi ha dato da vivere o che mi abbia facilitato la strada, si sbaglia. L’unica “raccomandazione” è stata per una collaborazione con l’uffico stampa del Milan che è durata pochi mesi, perché il 3 maggio 2008 Carlo è venuto a vivere a casa mia e mi ha chiesto di lasciare l’incarico, per non mescolare vita privata e professionale. Ma ho continuato a essere sempre al suo fianco alle feste, alle cene. Il 15 dicembre ero seduta al suo tavolo per il party natalizio del Milan, mi ha sempre presentato, ai calciatori e alle loro mogli, come la sua fidanzata. A Capodanno sarei dovuta andare a Dubai con lui e la squadra».

Carlo ha convissuto con lei sino a qualche giorno fa?
«Le sue cose sono ancora a casa mia, ma da metà settembre ne è uscito. Da allora ha abitato un po’ a Milanello e un po’ da suo figlio. Oggi penso che avere scelto di vivere insieme sia stato un errore: Carlo avrebbe dovuto starsene in un posto suo, io dovevo essere paziente. Ma lui mi ha detto “Vengo da te, a rifarmi la vita”. Gli ho creduto».

Perché avete interrotto la convivenza?
«
Perché una sera ho scoperto che mi diceva delle bugie».

Che bugie?
«Quella sera mi aveva detto che sarebbe andato a cena con i figli, ma quando è tornato nel nostro appartamento era turbato. Ho intuito che c’era qualche cosa sotto, ho forzato la mano e lui ha confessato di essere uscito con la moglie».

E lei gli ha fatto una scenata di gelosia...
«Sì sono gelosa, ma soprattutto non sopporto chi mi mente. Con Carlo c’era l’impegno a dirsi tutto, con sincerità... Ma ho bisogno di fare un passo indietro».

Lo faccia.
«Quella sera non è stata che l’ultima goccia. C’erano dei precedenti, dopo le vacanze estive che abbiamo trascorso in viaggio, lui è andato negli Stati Uniti con i figli. Ne è tornato diverso, tesissimo. A dirla tutta, la convivenza sin lì non era stata rosea: Carlo era sempre triste, nonostante i miei sforzi, ma mi ha sempre rassicurato. Dopo il viaggio negli Usa però mi sono accorta di continui messaggini, telefonate... tutti con sua moglie».

Scusi, ma 25 anni di matrimonio non si cancellano.
«Certo, la penso anch’io così. Ma ero convinta che Carlo non mentisse quando ammetteva con me che un matrimonio finito è preferibile a un matrimonio finto. Del resto sapevo due cose: lui era andato via da casa sua e stava procedendo con la separazione, ho parlato anch’io di questo con il suo avvocato».

E invece?
«Ho scoperto che lui non aveva parlato di me e dei nostri progetti alla moglie».

Come l’ha scoperto?
«Facendo un errore, il 3 settembre scorso le ho telefonato. E mi sono presentata come la fidanzata di Carlo».

Per sentirsi dire?
«Che ignorava la mia esistenza e che di separazione non si parlava. Lei aspettatava il ritorno di Carlo a casa».

E lei come ha risposto?
«Chiedendo spiegazioni a lui. Che non sono arrivate. Carlo mi ha rimproverato quella telefonata, è uscito di casa. Ci siamo rivisti dopo una settimana per riprendere daccapo, come fidanzati».

Accade a volte di ritrovarsi tra due fuochi. Forse il signor Ancelotti è innamorato di entrambe...
«Credo di sapere di Carlo una sola cosa: che ama me, me l’ho ha detto mille volte. Non credo agli amori a mezzo servizio, non ci crede lui. E allora vorrei mi dicesse in faccia perché, se il suo cuore gli parla di me, lui non lo segue».

Perché è così sicura che Ancelotti non seguirà il suo cuore?
«Da una cosa piccola, ma per me significativa. Sua moglie, durante una recente telefonata mi ha detto di avergli dato un ultimatum: rientrare a casa il 23 dicembre, in occasione delle festività natalizie per trascorrerle insieme sotto il tetto coniugale. Ho chiesto a Carlo di limitarsi a far le feste con i figli in casa del padre, ma di non vivere con lei così tanti giorni. Lui mi ha risposto “Non posso non farlo”. Credo si senta in colpa».

Di che cosa?
«Di non avere coraggio, di avermi lasciata da sola di fronte alla scelte per il futuro. Ma Carlo è così ed è la cosa che mi ha sempre fatto molto male».

Così come?
«È un uomo dolcissimo, affettuoso, ma quando si tratta di sentimenti, i suoi, non prende partito, non decide. Preferisce soffocarli pur di stare quieto. Quieto dentro un matrimonio finito, non certo per colpa mia e di Carlo, e anche finto».

C’entra qualcosa la moglie?
«Non voglio parlare di sua moglie».

Cosa gli ha detto quando l’ha lasciato?
«Che mettevo le mani sul fuoco che non sarebbe venuto a prendermi».

E Ancelotti cosa le ha risposto?
«
Di non metterle sul fuoco. Comunque rispetto le sue decisioni e so che sarà felice. Anche senza di me. Lui è protetto...».

Da chi?
«Da un piccolo angelo, lassù che rimpiange di non essere su questa terra insieme a noi due. Non mi faccia dire altro».

Rossana Lacala
30 dicembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

L'ho letto, con somma meraviglia, rimarcando la povertà di contenuti sentimentali e la pochezza degli intelletti.
Solo la giornalista fa bene il suo mestiere, anche se evita di affondare le domande.