sabato 31 gennaio 2009

Veltroni ricomincia da Torino il 'Viaggio nell'Italia profonda'

LA REPUBBLICA

TORINO - E' iniziato il 'Viaggio nell'Italia profonda' di Walter Veltroni. Ed è iniziato da Torino, la stessa città dove pronunciò il primo discorso da segretario del Pd. "Volevo che partisse da qui - ha detto Veltroni - perché c'è l'Italia che lavora, che innova e ricerca, che intraprende, è una città colta, con una grande amministrazione e che ha in sé il Dna delle regole che vanno rispettate".

La visita allo studente di Rivoli. L'agenda torinese di Veltroni, arrivato ieri sera in città, è iniziata questa mattina con la visita di carattere personale al giovane Andrea Macrì, lo studente rimasto coinvolto nel crollo della Scuola Darwin di Rivoli e ancora ricoverato all'Unità Spinale del Cto per una lenta riabilitazione.

Turismo. Veltroni è poi intervenuto al convegno 'Destinazione Italia 2020' promosso da Confturismo e fondazione Rosselli. "La sicurezza - ha detto - aiuta il turismo, ma la presenza di militari ovunque non accresce l'appetibilità di un paese".

"Basta annunci". "Non possiamo andare avanti ad annunci, fino a qualche giorno fa a qualche settimana fa si diceva che non si doveva fare, ora da Davos si parla di riforma. Si venga in Parlamento con delle idee e con delle proposte", ha detto Veltroni a proposito delle dichiarazioni fatte dal ministro dell'Economia Tremonti, in particolare sulla riforma delle pensioni. "Si venga con idee e proposte che siano ispirate ad un principio - ha aggiunto - in questo momento alle persone che soffrono, che vivono di pensioni e di salari, bisogna garantire qualche risorsa in più, non qualche risorsa in meno".

Interventi sull'auto. "Sull'auto - ha spiegato - si è già perso troppo tempo. E non c'è cosa peggiore in un settore come questo di non far seguire subito gli annunci dalle iniziative concrete perché i consumatori fermano gli acquisti in attesa dei provvedimenti".

La contestazione. Il segretario del Pd ha poi inaugurato una nuova sede del partito. Ma ad attenderlo ha trovato un presidio di una cinquantina di militanti di Rifondazione Comunista e del Pdc che urlavano slogan contro l'accordo sullo sbarramento elettorale per le elezioni europee. Veltroni ha incontrato i manifestanti, auspicando che la sinistra Radicale si unisca in vista delle elezioni perché così facendo "supererà ampiamente il 4 per cento".

Caso Battisti. "Certamente i rapporti Italia-Brasile sono ottimi, come quelli tra Italia e Francia. E' giusto chiedere ad un governo amico come quello francese se sono vere le cose che Battisti ha detto", ha sostenuto il leader del Pd. "Noi - ha sottolineato - dobbiamo ottenere che Battisti venga a scontare in una grande Paese democratico come l'Italia la pena che gli è stata comminata. Quindi il governo italiano si deve impegnare ad operare in tutte le sedi perchè questo obiettivo si realizzi. Ma anche qui, basta con le battute. Dire che non si fa la partita Italia-Brasile è solo per andare sui giornali".

Crisi. Il governo e la coalizione che lo sostiene "fanno finta di non vedere che la crisi economica è ogni giorno più drammatica, la più grave da diverse decine di anni", ha affermato Veltroni. "Il Pd è l'alternativa al disinteresse di Berlusconi e del suo governo - ha ribadito Veltroni - e il premier farebbe bene, invece che passare tutti i weekend in Sardegna, a lavorare nei fine settimana come fanno i presidenti del Consiglio degli altri paesi".

Intercettazioni. "E' un grave errore permettere le intercettazioni solo se ricorrono le condizioni di gravi indizi di colpevolezza, così si rischia che i magistrati non possano indagare". Veltroni ha sottolineato che "la proposta del Pdl non va proprio bene. Le intercettazioni si fanno - ha detto - per appurare se esistano questi indizi di colpevolezza. La nostra proposta è che i magistrati le usino per tutti i reati allo scopo di accertare la verità. E che non debbano finire sui giornali è un elementare norma di tutela e di garanzia della privacy e dell'onorabilità dei cittadini".

"Chiesto a Berlusconi incontro pubblico". "Ho chiesto a Berlusconi un incontro pubblico perché sono convinto che il governo sia assolutamente inadeguato a fronteggiare questa crisi", ha affermato Veltroni. "Negli altri paesi - ha aggiunto - sono i presidenti del consiglio che chiedono all'opposizione di concorrere, insieme alle forze sociali, ad un grande piano nazionale. In Italia, invece, il premier dice che gli viene l'itterizia se parla con l'opposizione".

Sussidio unico di disoccupazione. Serve un sussidio unico di disoccupazione, ha detto il leader del Pd, definendo inaccettabile che i precari escano dal mondo del lavoro senza alcun ammortizzatore. "Ho l'impressione - ha sottolineato Veltroni - che la destra non abbia la sensibilità e la consapevolezza del disagio sociale per affrontare le nuove sfide dell'innovazione".

Alleanza riformista. Il Pd "e un'alleanza coesa e davvero riformista sono l'unica alternativa possibile alla destra. Tutto il resto è molto difficile che possa diventare maggioranza in questo Paese", ha detto Walter Veltroni. "Sui giornali si raccontano tante cose - dice - ma il Pd ha un radicamento reale di donne e uomini che, di fronte alla drammatica crisi, tornano ad avere la consapevolezza della potenzialità e della forza che, unici, abbiamo di fronte alle sfide della modernizzazione".

"Temo ripercussioni sulla democrazia". "Sono preoccupato per il rapporto tra questa crisi e la democrazia. Quando c'è una profonda crisi economica e sociale c'è il rischio molto serio che si possano invocare soluzioni di semplificazione della cosa pubblica", ha affermato Veltroni. "Non c'è mai stata una crisi sociale che non abbia avuto ripercussioni sul piano politico", ha aggiunto.

Genitori e figli. Il leader del Pd ha poi aggiunto: "E' la prima volta nella storia che molti italiani pensano che i loro figli se lo faranno, faranno un lavoro peggiore del loro per questo c'è bisogno di riassumere la questione sociale in ogni azione del governo e, per quanto ci riguarda dell'opposizione".

Manifestazioni. "Le manifestazioni si possono fare contro le scelte del governo, ma anche contro la mancanza di un piano. La crisi è esplosa in estate e non ci sono provvedimenti per affrontarla. Il Paese è fermo e non cresce", ha detto Veltroni incontrando i lavoratori e i rappresentanti dei sindacati.

Sacconi e Tremonti. "Ieri Tremonti ha affermato che bisogna fare la riforma delle pensioni, oggi Sacconi ha detto che non è il momento, eppure fanno parte dello stesso governo - ha sottolineato il segretario del Pd - Nel giro di poche ore - ha aggiunto - un ministro smentisce l'altro, e poi parlano delle divisioni nel Pd".

Attacco al premier. "L'Italia merita un presidente del Consiglio che si occupi del Paese, invece il nostro premier è scomparso, l'Italia avrebbe bisogno di un capo del governo che unisse il Paese e non lo dividesse, che stesse tutto il giorno seduto al tavolo a cercare le risorse per uscire dalla crisi. C'è bisogno - ha aggiunto - di un presidente del Consiglio che di fronte ad una situazione di emergenza vera chiami al tavolo il capo dell'opposizione, i sindacati, le parti sociali per vedere come risolvere questa crisi".

Prossime elezioni. "Vinceremo le prossime elezioni perché l'Italia di fronte alla crisi ha capito che ha bisogno di essere guidata da una grande forza riformista", ha affermato il segretario del Pd parlando a Settimo davanti ad un migliaio di persone, in tre sale collegate da un circuito video.

(30 gennaio 2009)

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