lunedì 30 marzo 2009

Scegli, scarichi, leggi. Scribd, lo YouTube dei libri


ENRICO FRANCESCHINI

Qualcuno lo chiama il "YouTube dei libri": un sito Internet che pubblica migliaia di titoli di ogni genere e offre la possibilità di scaricarli gratuitamente. Qualcun altro preferisce definirlo l'equivalente dei "pirati" della musica, ossia dei siti su cui è possibile scaricare i successi della hit parade mondiale senza pagare un soldo, alla faccia del copyright. A decidere quale delle due etichette si adatta meglio a Scribd.com, il sito creato in California da due giovani ex studenti di Harvard, sarà un tribunale, a cui si sono rivolti scrittori come J. K. Rowling e Ken Follett, insieme ai loro agenti ed editori, per ottenere giustizia.

La "pirateria" musicale, dicono gli esperti del settore, ha ucciso l'industria discografica: se il sito dei "pirati dei libri" lanciasse un trend analogo, il timore è che l'editoria possa fare prima o poi la stessa fine, anche se scaricare un libro non è esattamente la stessa cosa che scaricare una canzone. Il "pirata" in questione afferma di essere il sito letterario più popolare del mondo, e le cifre sembrano confermarlo: viene visitato da 55 milioni di persone al mese. Non si paga niente per accedervi, poiché Scribd, nato due anni or sono, vive solo di inserzioni pubblicitarie.

A sua volta, il sito non paga alcun diritto d'autore alle opere che offre in visione. E sono tante: ogni giorno la lista dei libri e documenti consultabili aumenta di 50 mila titoli. Il Times di Londra, che stamane dedica un articolo al fenomeno, ci ha dato un'occhiata, scoprendo un po' di tutto, dai romanzi di "Harry Potter" della Rowling, appunto, a "Mondo senza fine" di Follett, da Nick Hornby a John Grisham, dalla narrativa alla saggistica.

Accusa Peter Cox, un agente letterario londinese: "Questi sono pirati. Non dobbiamo arrenderci ai loro soprusi. Non possiamo permetterci di rifare gli stessi errori commessi dall'industria discografica". Ma Trip Adkins e Jared Friedman, i due neo-laureati di Harvard fondatori del progetto, non si riconoscono nel ruolo di corsari del web e negano di compiere alcunché di illegale. Il loro sito è stato usato perfino dalla campagna elettorale di Barack Obama, per pubblicare documenti e dichiarazioni a cui la gente potesse accedere direttamente, bypassando i media.

Consapevoli dei problemi di copyright, un portavoce della società afferma che Scribd agisce sulla base di un semplice precetto: se un editore protesta perché un suo libro è stato messo senza permesso sul sito, loro lo rimuovono entro 24 ore. Ciò risponde a quanto stabilito dallo U.S. Digital Millennium Copyright Act, l'aggiornamento a Internet della legge americana sui diritti d'autore, che afferma che un sito non può essere citato in giudizio per azioni compiute da coloro che lo usano senza che il sito ne sia a conoscenza.

Ovviamente, Scribd.com non sa se un suo visitatore, dopo avere scaricato un libro, se lo stampa e se lo legge, in barba al copyright, gratis e senza la fatica di andare fino in libreria per comprarlo. E per di più molti editori non sanno che i loro titoli sono sul catalogo di Scribd.com, per cui non chiedono al sito di toglierli. E' il caso, verificato dal Times, di Macmillan, casa editrice di Ken Follett, che ignorava che il suo ultimo romanzo best-seller fosse apparso sul sito californiano qualche giorno or sono, dove lo hanno già letto 500 persone.

"Grazie dell'informazione, ci occuperemo della cosa", hanno detto i responsabili della casa editrice al giornalista del Times che li ha avvertiti. Una situazione che, se questo è il futuro, si ripeterà spesso.

(30 marzo 2009)

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