giovedì 31 dicembre 2009

I capodogli della Puglia

30 dicembre 2009,
Pino Corrias


Se lo spettacolo che offre il partito democratico in Puglia fosse stato scritto (o suggerito, o finanziato) dai tirapiedi del Cavaliere non risulterebbe cosi’ spietatamente grottesco.
L’istantanea e’ pura commedia dell’arte, il sindaco Michele Emiliano e il presidente Nichi Vendola, due brave persone in tempi normali, che si afferrano al collo dalla mattina presto per contendersi la candidatura alla prossime elezioni amministrative come solo farebbero due autentici perdenti. Che si riempiono di lividi e di improperi, ma disquisendo di democrazia diretta e regole. Che strillano, pretendono primarie, rifiutano primarie, dettano ultimatum, chiedono proroghe, minacciano sfracelli.
Se lo spettacolo fosse stato scritto (o suggerito o finanziato) dai tirapiedi del Cavaliere, sarebbe una eccellente operazione di killeraggio politico dell’avversario, sulla quale formare le future generazioni di guastatori della liberta’. Invece no. E’ un malinconico doppio suicidio. Capace di innescarne tanti altri per vincolo di casta o semplice emulazione. Fino al suicidio collettivo. Di quelli previsti nelle culture arcaiche, quando il raccolto o l’umore degli dei sono andati in malora. Di quelli praticati dalle comunita’ di capodogli quando perdono l’orientamento e l’ossigeno, come ci suggerisce la sconsolata cronaca di questi giorni.

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