mercoledì 30 marzo 2011

Vada lui fuori dalle balle


di Antonio Padellaro

Spesso si dimentica che Umberto Bossi è un ministro della Repubblica italiana. Un ministro delle Riforme che, di fronte all’inferno dei profughi ammassati a Lampedusa, dice “fuori dalle balle” che razza di ministro è?

E che razza di uomo è uno che pronuncia quelle parole su persone “costrette a dormire vicino alle loro feci, avvolte in coperte bagnate e teli di plastica” e a “bambini ospitati dietro il filo spinato” (Enrico Fierro sul Fatto di domenica)?

Hai attraversato il mare sopra un barcone sfondato? Fuori dalle balle.

Il bambino che stavi per partorire muore? Fuori dalle balle.

Non c’è abbastanza da mangiare per tutti? Fuori dalle balle.

C’è il rischio di malattie? Fuori dalle balle.

Quali colpe storiche sta scontando il nostro Paese per dover subire l’onta di un ministro del genere? Qualcuno dice che non è giusto prendersela con un uomo che ha subìto un ictus, che forse non ci sta del tutto con la testa. Non è così. Bossi è un furbacchione che è riuscito a trasformare i suoni gutturali delle osterie lombarde in un’ideologia politica. L’ideologia del “fuori dalle balle”.

Soltanto l’infinito cinismo di Berlusconi poteva portare al governo gente simile.

Soltanto l’infinita viltà può suggerire a qualcuno dell’opposizione (vedi Pd) di avviare, ancora in questi giorni, un “dialogo” con simili figuri.

E soltanto l’infinita fiducia che abbiamo nelle istituzioni ci fa sognare il presidente Napolitano che dice a Bossi: fuori dalle balle.

3 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

GRANDISSIMO FITUSO!

rossana ha detto...

Oggi Padellaro mi è piaciuto assai!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

CONVENGO: UN VERO COMUNISTA D'ALTRI TEMPI!